Nato a Trieste nel 1919 ha vissuto fino alla sua scomparsa, avvenuta il 13 settembre 2015, a Staranzano )Go). Dedicatosi dapprima al ritratto ha iniziato successivamente i primi studi sul colore cercando poi i suoi modelli espressivi nella tempera, nell’olio e nell’acquerello, per approdare infine a una personale tecnica figurativa: la tecnica delle foglie mediante le quali l’artista ottiene, dai frammenti di fiori e di foglie opportunamente trattati, effetti fantastici e originali. Ha tenuto corsi di pittura.
Sono quadri, i suoi, nati dall’immaginazione di un pittore che dalla tavolozza ha eliminato tutto ciò che per i colleghi può costituire l’elemento base del loro lavoro (ovvero tubetti di colore, pennelli,
matite, carboncini e così via) per attingere, direttamente nell’humus in cui affondano le radici del suo profondo amore per la natura, la materia per concretizzarlo. Migliaia di foglie, infatti, scelte con una meticolosa cura in una gamma quanto mai varia di forme e specie, e usate dopo una lunga stagionatura, si sovrappongono, grazie alla mano del pittore, sino a comporre il soggetto voluto, che può spaziare senza alcuna difficoltà dal paesaggio al nudo. La natura, quindi, raccontata attraverso la natura, in
un’opera in cui la presenza dell’autore è tradita dagli accurati e accorti giochi di luce, di chiaroscuri caldi-freddi. Questi giochi, evidentemente, sono necessari per sopperire così alla mancanza dei colori-base, come l’azzurro, il bianco o il nero, completamente assenti nella vegetazione della nostra zona, che lascia l’artista alle prese con una possibilità di soluzioni cromatiche alquanto ridotta.
Maria Cristina Vilardo
Autore riservato, Mecchia, ma colmo di quella generosità tipica dei talenti naturali, che mettono le proprie conoscenze a disposizione altrui. Una vita di colori, forme e figure che ha trasmesso per anni agli allievi delle scuole elementari e medie del circondario, incoraggiando giovani talenti. Completo autodidatta, ha fatto da solo le “sue" scoperte sulle tele per poi ritrovarle nei libri dedicati ai padri dell'arte moderna. Il talento naturale è semplice per chi lo detiene, ma una dote difficile da tradurre in unità di misura. Sono varie e, senza falsa modestia, uniche le sue tecniche e i materiali utilizzati. Figurativa la sua pittura (e le sue rare sculture), schiettezza aggiunta dal suo carattere generoso, ma riservato. La natura, scorci di città, le tonalità dei fiori o delle foglie rapiscono la sua attenzione. E proprio dalle foglie Mecchia ha voluto, e con lungo studio estrapolato, una tecnica che lo rende praticamente unico a livello internazionale: la ''tecnica delle foglie" (oggetto anche di una tesi romana) dove la foglia prende totalmente il posto de colore.
Marta Scanferla
Mostre principali
1976-77
Galleria Comunale d’arte Alle antiche mura, Monfalcone
1978
Galleria Gittargine, Grado
1979
Galleria Jolly, Gorizia
Galleria Comunale d’arte Alle antiche mura, Monfalcone
1980
Galleria Al sogno, Monfalcone
Centro motovelico Hannibal, Monfalcone
1981
Sala espositiva Ristorante Grimani, Palmanova (UD)
1981-82-83
Campeggio Primero, Grado
1986
Centro Culturale Artistico Veneziano, ex Scuola dei Lanieri, Venezia
1987
Mostra collettiva di pittori isontini e goriziani, Scuola Media, Pieris
1999
Enoteca Regionale “La Serenissima”, Gradisca d’Isonzo
2001
Villa Manin, Passariano (UD)
2002
Hotel Savoia, Trieste
2010
Personale a Mariano del Friuli (Go)