E’ nato a Turriaco nel 1930 è scomparso nel marzo del 2012 a Pieris dove da tempo viveva. Ha frequentato l’Accademia d’Arte di Padova e ha iniziato giovanissimo a dipingere tenendo le prime personali a Monfalcone nel 1954. Ordinario di disegno nelle scuole medie, oltre a partecipare a mostre collettive, ha allestito numerose personali in
Italia e all’estero, in particolare in Germania e in Austria dove costante è la sua collaborazione con la Galleria Otto di Vienna.
I soggetti preferiti di Walter Dusatti sono inconfondibili e di lettura godibilissima, chiara e limpida per tutti: i silenziosi, assorti, ovattati paesaggi, dormienti sotto la neve o nel meriggio assolato; le nature morte con i vasi di fiori e con gli oggetti antichi – utensili in rame, lumi a petrolio, mantici, strumenti musicali tolti dall’oblio – a ricordo della vita dei nostri vecchi. I quadri di Dusatti sono brevi racconti delle cose del tempo che fu di gozzaniana memoria ma che hanno riempito e scandito i battiti di una vita passata; e in questo assumono la dignità della ricerca delle cose di un tempo, di ciò che erano e significavano un tempo; e con le cose, le terre, i paesaggi: il Friuli, la Bisiacaria di un tempo. Così gli interni con le nature morte sono trattati con finezza e finitezza sulle orme della pittura fiamminga rivisitata in chiave novecentista mentre i paesaggi sono risolti alla maniera romantica, ossia con una trasfigurazione poetica della realtà tesa a cogliere l’atmosfera, l’impressione, caso mai con un sapore vagamente iperrealista ma non surrealista giacché Dusatti lascia sempre un ampio spazio alla fantasia, a
volte con un recupero del realismo secentesco, interpretato con un’ottica quasi fotografica, analitica e lenticolare che nel rilevante scrupolo disegnativi alla Sciltiàn sfiora talora gli effetti del trompe-l’oeil. Sono, i suoi, racconti delle cose di ieri perché possano vivere ancora oggi, per preservare la memoria del passato: e lo fanno con poesia e con una punta di malinconia dai toni sottili e sfumati, ma sempre magistrali.
Tino Sangiglio
Principali mostre
1971
Galleria Il Ventaglio, Udine
Galleria Michelangelo, Mestre
1972
Galleria d’arte moderna Russo, Trieste
1973
Galleria Pro Loco, Gorizia
Galleria La roggia, Pordenone
1975
Galleria Simonetta, Bergamo
1976
Galleria “La quercia”, Ronchi dei Legionari
1977
Kulturni Dom, Gorizia
1977,1983, 1989
Galleria S. Elena, Trieste
1985-86
Galleria Grandi Maestri, Grado
1985, 86, 87, 1993-94
Galleria Kuperion, Merano (BZ)
2009
Artisti in vetrina, Turriaco (Go)
2010
Mostra collettiva “La Bisiacaria a San Marco”, Venezia, Ronchi dei Legionari (Go) e Turriaco (Go)
2011
Mostra collettiva“La Bisiacaria a Trieste”, Palazzo del Consiglio Regionale, Trieste
2013
“Poesia su tela” personale antologica, Sala Consiliare, Turriaco(Go)
2015
“Quarantasette opere per quarantasette storie” Mostra collezione, La Corte dell’Arte, Gorizia