Tiziana Millo nasce a Turriaco nel 1951 ma dal 1973 vive a Fogliano Redipuglia. Segue vari corsi di tecnica pittorica e, dal 2001, si dedica più assiduamente alla pittura, prediligendo il ritratto a tempera acrilica.
Nell’aprile del 2011 allestisce la sua prima personale presso lo studio-galleria Maninarte di Romans d’Isonzo dal titolo “Donne con la pipa”, curatore Manuel Grosso.
Le opere di Tiziana Millo, seppur chiaramente figurative (ritratti prevalentemente),si raccontano sottilmente, attraverso particolari e originali metafore visive. Si prenda il personalissimo ciclo delle "Donne con la pipa". Chi sono e cosa rappresentano i volti e l'oggetto raffigurati? L'ideazione di questi soggetti parte quando la nostra pittrice vede il ritratto fotografico di Lucia, una fiera donna anziana seduta che fuma la pipa, che si è dovuta arrangiare tutta la vita per i figli e per il marito tornato dalla guerra con la tubercolosi, che per non contrarre la terribile malattia, immediatamente andata dal medico il quale le ha detto "....bisogna tignir fumà!". Ha fumato vigorosamente per tutta la vita.
Colpita dalla storia tragicomica di questa donna così combattiva, Tiziana ha prima reinterpretato il ritratto fotografico di Lucia, poi si è dedicata a rappresentare tutte le sue donne con questo oggetto-simbolo, simbolo di forza e autodeterminazione, facendo nascere l'originale ciclo pittorico. Sono poi, i suoi, ritratti di donne realmente esistenti? Alcuni si, come quello dedicato a Mimosa Martini, giornalista corrispondente in zone "calde" del nostro pianeta o quello dedicato alla nuora. Altri sono completamente inventati e giocano a restituire non solo diverse psicologie caratteriali con sfumature di durezza o dolcezza,di tensione o serenità, ma anche diverse culture e latitudini. I colori che Tiziana usa per i suoi quadri sono gli acrilici e i supporti le tele ma, come emerge parlando con lei, i suoi futuri lavori pur rimanendo di impianto figurativo, si avvaleranno di nuove sperimentazioni nel campo dei materiali che avranno anche una valenza concettuale e poetica. Ciò che colpisce nel suo operare è l'equilibrio compositivo tra figura e sfondo all'interno di formati particolari, spesso rettangoli lunghi e stretti. I soggetti si stagliano su un fondo scuro quasi mai in posizione centrale e sono abilmente bilanciati dallo spazio vuoto che si crea al lato opposto della composizione.
Manuel Grosso "Maninarte"
"La scelta del soggetto rappresentato riveste un carattere di sicura originalità e suggestione. La pipa, oggetto simbolo del potere e della saggezza maschile, qui viene attribuito al principio femminile, in una curiosa ed insolita commistione di ruoli ed abitudini a confronto dei modelli culturali e familiari della tradizione occidentale.
I fondali neri alle spalle dei ritratti contribuiscono a creare quel pathos e, se vogliamo, quell'enigma di queste donne particolarissime e consapevoli. Sono donne appartenenti a etnie antiche ed antropologicamente lontane, dirette discendenti di società matriarcali in cui il la figura femminile costituiva il riferimento sicuro su cui
poggiavano tali strutture sociali. I lineamenti marcati dei volti e gli sguardi alteri comprovano questa tesi che lascia dunque spazio ad ancestrali viaggi della mente. Volti di vita vissuta nella coscienza del proprio ruolo e nella fierezza di una raggiunta maturità umana e sociale. La tecnica esecutiva è impeccabile sia dal punto di vista della realizzazione lineare che degli effetti chiaroscurali. Una figurazione di qualità che vuol conferire un valore aggiunto dal punto di vista semiologico alla tematica
ampiamente rappresentata del ritratto femminile. "
Giancarlo Bonomo
Mostre personali
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Mostre Collettive
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Collettiva "Carnevale in tela", Caffè Municipio di Monfalcone (Go)
Collettiva Concorso "Dario Mulitsch" - Gorizia
Incontro con pittori sloveni di Rence- Sagra delle raze, Staranazano (Go)