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Domenico Montesano

Data e luogo di nascita: Turriaco
Via della Carità 3 34074 Monfalcone
Cell. 3713472130

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Biografia

Nato a Turriaco, Cuore della Bisiacaria, nel 1954, vive e lavora a Monfalcone. L’interesse per l’arte nelle sue molte forme creative costituisce il filo rosso della sua vita e ciò lo ha portato a sperimentare e spesso a coltivare, in varie stagioni, campi espressivi diversi. Dopo aver conseguito il diploma di maturità d’Arte con indirizzo in decorazione pittorica presso l’Istituto Max Fabiani di Gorizia con i professori Cesare Mocchiutti e Tino Piazza, intraprende, completandoli, gli studi di Architettura (IUAV di Venezia).

In seguito ha l’occasione di cimentarsi in un altro settore da sempre al centro dei suoi interessi, quello della grafica. La progettazione nel campo della comunicazione visiva diventa la sua occupazione prevalente per circa trent’anni e come graphic designer freelance lavora per aziende ed enti privati e pubblici.

Realizza immagini coordinate, brochure e allestimenti svolgendo la sua attività anche per Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Province di Udine e Gorizia e diversi Consorzi Industriali della regione; per Fincantieri progetta le insegne della nave da crociera Crown Princess disegnata da Renzo Piano.

Cura la grafica della mostra “da Cherso a Carso” allestita nella sala dell’emiciclo del Consiglio Europeo nell’ambito di un Progetto di cui il Comune di Monfalcone era capofila e del quale erano partners Friuli Venezia Giulia, Slovenia, Croazia e quella della promozione del “Parco Ungaretti” di Castelvecchio allestita a Villa Manin di Passariano (Esedra di levante). L’attrazione per le nuove sintassi del linguaggio visivo vengono sperimentate nella realizzazione delle riviste “Fanzine” della cantante Elisa (2001-2005).

Un tema che ha percorso la sua vita professionale è quello della comunicazione nell’ambito storico-archeologico, dall’incontro con questo mondo nascono mostre, come quella allestita per la Soprintendenza Archeologica del Veneto alla Fondazione Scientifica Querini Stampalia di Venezia e molte altre per i Musei Nazionali e Civici del Friuli Venezia Giulia e per l’Università di Udine. Vengono inaugurate collane editoriali di taglio didattico-divulgativo e allestite esposizioni con lo scopo di avvicinare un vasto pubblico ai temi dell’archeologia e curata la grafica di monografiche scientifiche per la Soprintendenza del FVG, per l’Università di Udine, Provincia di Udine, Consorzio dei Castelli del FVG, Consorzio dei Comuni del Medio Friuli e per il Circolo Culturale Menocchio. Nel 2011 realizza il progetto grafico dell’allestimento e della guida del nuovo Museo Archeologico di Montereale Valcellina.

La confidenza con il mondo dell’arte lo porta a curare mostre personali e collettive e cataloghi per vari artisti della regione come quelle per Guido Antoni al Museo d’Arte Moderna Ugo Carà di Muggia e della riedizione di “Arte all’Italcantieri” a cui, nel 1983, avevano aderito grandi artisti provenienti da tutta Italia e a progettare l’immagine grafica delle gallerie “La Fortezza” di Gradisca e “Altern’art” di Monfalcone e delle molte esposizioni che in queste sedi si sono avvicendate.

In questo lungo periodo non ha mai smesso di dedicarsi con passione alla pittura e alla scultura, forme artistiche che, negli ultimi anni, sono divenute il suo “necessario” mezzo espressivo.

Recensioni

MONTESANO:  l'Energia misteriosa e silente delle cose

 

L'idea che Montesano coltiva dell'arte si lega in misura indissolubile ad una contemporaneità in cui convivono in simbiosi diverse tendenze facilmente identificabili, prima fra tutte quell'Arte Povera e la tematica del recupero dei materiali che fu un autentico leitmotiv della seconda metà del '900. Il punto di partenza di questa particolarissima indagine riguarda l'utilizzo di materiali eterogenei ma compatibili in ciò che appare come un enigmatico dialogo, in cui ogni dettaglio prende forma e vita in rapporto all'insieme. Montesano non si accontenta solamente di assemblare magistralmente le cose in un mero esercizio di chiusa astrazione. Egli intende conferire alle composizioni una vita silente e misteriosa, un recondito significato filosofico in cui nulla appare davvero casuale ma, per converso, tutto sembra presentare una precisa e studiata collocazione. Fare concretamente per evocare idealmente, insomma. In questo contesto, lo spirito propositivo di questo artista sollecita riflessioni e interrogativi su quei segreti che la materia contiene in sé, e che la fisica moderna sta gradualmente svelando. Ogni cosa visibile contiene vita e movimento e nulla è realmente inamovibile. La materia è energia in perenne connessione, ed è strano considerare che la sua essenza subatomica sia più vicina alla natura spirituale che a quella solida e concreta, così come potremmo erroneamente immaginare. Ogni elemento materiale ha una sua forma e vibrazione, e su di esso l'artista interviene in un processo di 'partecipazione' che costruisce paesaggi metafisici, città immaginarie del mini-mondo oppure complessi ma armoniosi intrecci simili a labirinti esoterici. Ma se l'arte è anche costruzione fisica tangibile, la stessa si può espandere nello spazio al fine di creare nuovi effetti, nuove situazioni visive. Ad un certo punto del suo percorso, le opere diventano massicce installazioni. Montesano vuol dare sempre più forza ed intensità a questi concetti mentali, e gioca la sfida fino in fondo. La Natura propone infiniti misteri, e con essa l'uomo interagisce attraverso il pensiero razionale e l'intuizione intellettiva, in una combinazione concatenata che può produrre invenzioni funzionali alla vita e opere dell'ingegno espressivo vicine ad un privatissimo sentimento del mondo. Mente e cuore, cielo e terra, realtà ed idealità. Montesano riesce a stabilire in questo gioco di opposti un sicuro compromesso. Se da una parte si manifesta un evidente pragmatismo esecutivo, è pur vero che dall'altra si fa strada l'intensità di una precisa idea esistenziale. Quando osserviamo le sue opere siamo certamente dentro la materia e le sue combinazioni ma, nel contempo, ne siamo fuori, proiettati verso un insegnamento che non possiamo ignorare. Perché quell'armonia dei suoi suggestivi assemblaggi materici supera la concretezza e sembra indicarci la strada di una filosofia perenne come dentro un sogno lucido, in cui tutte le cose hanno un significato ed una collocazione nell'alchimia ancestrale di cause ed effetti, come in Alto così in Basso.

Giancarlo Bonomo

                                                                                                    

 

Negli assemblage di Domenico Montesano, coesistono oggetti o elementi di materiale diverso, di origine naturale o risultato di altra manualità.

In questo ambito espressivo, l'artista costruisce un personale percorso linguistico-creativo all'interno di un equilibrio estetico attento alla mutazione dei suoi elementi in un contesto spazio-temporale. Nel suo dialogare con gli oggetti recuperati, l'artista viene personalizzando un individuale rapporto con la casualità e interpreta lo spazio in modo autonomo inventando nuovi equilibri tra passato e attualità.

Uno scarto temporale che permette di alternare razionalità progettuale e creatività, per concentrare il suo lavoro nel momento del suo realizzarsi, in quel processo in divenire dell'opera attraverso "infinite soluzioni con giochi ad incastro di materia come la creta, legno, gesso e colore" e forme che portano con sé i segni di un'altra storia.

Così queste composizioni diventano un'immagine dell'incertezza dell'essere nel percorrere il divenire della vita. Il mutare degli elementi recuperati in nuove forme diventano metafore dello scorrere del tempo e del divenire di nuove immagini. All'artista spetta attualizzarle e dar loro un nuovo senso e Montesano fa dialogare la storia con una nuova forma, sapendo che il suo fare non può che essere un parziale momento del percorso temporale della materia.

In quelle composizioni appaiono i ricordi e le sensazioni di una realtà vissuta; segni, forme e figure si trasformano in un'interpretazione di un mondo spiegato con la materia o con il colore delle sue pitture dai cromatismi azzurrognoli e tersi, che introducono l'immaginazione in un'esistenza quasi irreale, fantastica, ma da un passato ancora visibile.

 

Diego A. Collovini

Mostre

Mostre e riconoscimenti

Primo classificato sezione pittura ad Artegenio, Udine 1981

Ha partecipato alla mostra collettiva di ceramica raku presso Villa Sbuglio-Prandi, Cassegliano 2012.

È presente nel catalogo online della “Bottega D’Arte Lacerba”, Ferrara 2014.

Mostra personale Galleria Nuovo Spazio, Udine marzo 2014

È presente nel catalogo online su Informal Art, febbraio 2015

È presente nel catalogo online Friul Melting Pot Arts, aprile 2015

Mostra Internazionale Palazzo Borghese Creative Cities - Florence Design Week - International Design Festival 6° ed. Firenze, maggio 2015

Mostra collettiva I° Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea della Versilia, luglio 2015

Mostra coll. Galleria Merlino - Gestualità e Materia - Le Murate Firenze, luglio 2015

Presente nel catalogo online Contemporary art book, agosto 2015

Mostra Commistioni ArtèRicerca Telethon alla Casa della Cultura Roma (secondo classificato) settembre 2015

Presente nel catalogo online Informal art con 2 opere detriti incavi settembre 2015

Presente nel catalogo online Friul Melting Pot Arts con 2 opere detriti incavi settembre 2015

Mostra coll. Galleria Merlino - Ombre e Luci - Le Murate Firenze, dicembre 2015

Mostra collettiva 10 artisti - Minimalia - mostra internazionale del mini quadro Udine, dicembre/gennaio 2015/16

Mostra collettiva 5 artisti - Al posto di conversazione / trattoria storica - Remanzacco UD giugno/luglio 2016

Mostra collettiva - Arte non Mente - Sant’Osvaldo Padiglione 9/ex Manicomio - Udine luglio 2016

Mostra coll. 3 artisti - Terrerae 2016 - Art Exhibition Gallery – Clauiano dic. 2016

Mostra collettiva BNL Banca per Telethon - Monfalcone - dicembre 2016

2017

Mostra collettiva Galleria D’Arte Contemporanea - Monfalcone  

Mostra collettiva "Artisti del Territorio" - Galleria "Alle Antiche Mura", Monfalcone (Go)

​2018

Mostra Personale "Assemblage"  Fiumicello (Ud) 

Mostra Personale (con Mario Snaidero) "I segni della materia", area espositiva del Tiare, Villesse (Go)

 

Pubblicazioni

Catalogo Domenico Montesano - Assemblage 2006-2013, Venezia Nuovospazio Edizioni 2014

Depliant Domenico Montesano - Assemblage 2006-2013

Illustrazioni con opere all’interno del libro di poesie di Giuseppe Zoppelli In Vivavoce 2014

Catalogo Florence Design Week, 2015

Catalogo I° Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea della Versilia 2015

Catalogo Commistioni ArtèRicerca Telethon 2015

Catalogo Artisti del Territorio - Monfalcone 2017 



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